LA FERITA DEI NON AMATI

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La ferita dei non amati è la causa di una carenza di “fiducia di base” (Erik Erikson). I bambini, in risposta al rifiuto da parte dei genitori, non solo tendono a sentirsi più ansiosi e insicuri, ma risultano anche più ostili e aggressivi nei confronti degli altri.

Il dolore del rifiuto tende a ripresentarsi in età adulta, rendendo più difficile instaurare relazioni sicure e fiduciose con i loro partner. Chi da bambino non è stato amato troverà difficile amarsi sotto lo sguardo di un’altra persona e continuerà a sentirsi non amato e svilupperà un’intensa paura dell’abbandono.

I risultati di ricerche svolte nell’ultimo decennio in psicologia e in neuroscienze rivelano che le parti del cervello che vengono attivate quando le persone si sentono respinte sono le stesse che si attivano durante l’esperienza del dolore fisico. A differenza del dolore fisico, le persone possono psicologicamente rivivere il dolore emotivo del rifiuto più e più volte per anni. L’esperienza traumatica condizionerà ogni loro esperienza affettiva, innescando un programma personalizzato che si mette in moto automaticamente in ogni loro modello di comportamento personale.

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Riconoscere la persona non amata

Possiamo riconoscere la persona non amata dal fatto che rispecchia gli altri laddove non conosce e non ama se stessa. Rispecchiando gli altri, si sforza di imparare a provare sentimenti ed emozioni . Si avrà cosi’ un’identificazione riflessa: tenderà ad espletarsi in un’ incessante richiesta della madre /padre in ogni persona che il non amato avvicinerà, aspettandosi il riflesso dell’amore per lui nei propri occhi. La psicoterapia può aiutare a raggiungere la consapevolezza di essere prigionieri di questo meccanismo: ecco che allora nasce il desiderio di rivivere e superare i traumi infantili e cercare così di ritrovare il sentiero perduto e realizzare le proprie potenzialità.

Una volta ritrovata la radice della ferita emotiva, diviene possibile andare finalmente oltre e ritrovare ciò che è mancato: amore, comprensione, certezze, stima, affidamento. Finalmente si diventa capaci di donarsi ciò che l’ambiente famigliare ha negato. Non è mai l’amore di un altro che ci guarisce, ma solo l’amore che finalmente decidiamo di dare a noi stessi.

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Dr.ssa Cinzia Frontoni

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