Oggi parliamo dell’ indecisione cronica e dei suoi rimedi. O meglio della difficoltà di fare una scelta e trovare una soluzione al dilemma. È un tema che in relata interessa una piccola fetta di popolazione. Al mondo ci sono molti più impulsivi che indecisi, ma qualora voi foste tra gli indecisi o conosceste delle persone che vivono nell’indecisione patologica questo articolo fa per voi.
Chi è vittima dell’indecisione passa tantissimi minuti a dirsi: forse sì perché, ma no, forse no, ad essere insomma in quella tremante indecisione, fino a che si rimane bloccati senza decidere nulla. Questo avviene perché la nostra mente in quel momento è stracolma di pensieri contraddittori, conflittuali, che ci impediscono di avere una visione chiara della realtà. In quel caso è inutile chiedere consigli a qualcuno perché questo ci condurrebbe in un maggior stato confusionale.
Quello che accade è che qualsiasi tipo di scelta, dalla più semplice a quella più articolata, dal comperare uno spazzolino da denti a quella di cambiare città, può rivelarsi un compito complesso e iper-problematico per alcune persone. Compiere una scelta prevede che si debba scegliere tra due o più opzioni e viene da sé che non è né possibile e né tantomeno pratico seguirle tutte. O almeno, non tutte contemporaneamente. Dobbiamo dunque scegliere tra le molte possibilità la più valida, quella che preferiamo e decidere di seguirla, rinunciando alle altre.
Quando evitiamo di prendere delle decisioni, possiamo trasformarci in due tipi di persone, che possono essere perfettamente complementari:
– Le persone indecise evitano di scegliere e di correre dei rischi, e per questo non escono dalla loro zona di comfort. Sono persone timide, che non credono in se stesse e che si isolano dagli altri.
– Le persone indecise dubitano su tutto e quasi tutto. Questo genera uno stato d’ansia, perché non sanno scegliere l’opzione corretta.
Da dove nasce l’indecisione?
Spesso l’indecisione cronica deriva da conflitti tra i motivi inconsci e i motivi consci, dalla paura di sbagliare, di commettere errori e di soffrire a seguito di questi. O ancora, potrebbe esserci una riluttanza ad assumersi delle responsabilità, che è spesso dovuta al rammarico per degli errori commessi in passato.
Un sostegno psicoterapeutico o un auto-psicoterapia possono certamente aiutare a svelare e comprendere queste cause e quindi a trasformarle. Gli indecisi devono rendersi consapevoli che decidere è comunque inevitabile. Perché anche il non decidere è di per sé prendere comunque una decisione, forse la peggiore fra tutte.
Gli indecisi dovrebbero imparare a mettersi in gioco e a sviluppare il coraggio di rischiare, anche commettendo degli errori.
Gli errori spesso si rivelano produttivi in quanto fonte di esperienza. Come dice il detto “sbagliando si impara”. Certo, la scelta perfetta non esiste, ma in fin dei conti, anche se sbagliamo, non casca il mondo! Cosa fare? Decidere il più delle volte significa scegliere. Ma scegliere significa preferire. E preferire un’idea, una cosa, un comportamento, così come una via, richiede che ne vengano necessariamente scartate tutte le altre possibili.
L’abilità di scegliere tra varie alternative possibili e la saggezza che porta a prendere le giuste decisioni che vanno bene per la nostra vita (e non per quella di qualcun altro) possono essere costantemente sviluppate attraverso un allenamento costante e continuo che comprende appositi esercizi.
Indecisione: i suoi rimedi
Quali sono i rimedi per superare l’indecisione patologica?
Intanto si potrebbe iniziare con il focalizzarci su cosa preferiamo, dalle cose più insignificanti, più piccole fino alle più importanti. Poi, con il tempo, affronteremo le situazioni che si rivelano più difficili per noi. Poco fa si accennava infatti al fatto che nell’attimo dell’indecisione la nostra mente è gremita di informazioni; ecco un’altra cosa utile da poter fare: imparare a fare il vuoto, il silenzio dentro di noi. Per far questo ci sono diverse tecniche che lo psicologo può insegnare. Il professionista utilizzerà strumenti che aiuteranno il paziente ad acquisire maggiore autonomia e sviluppare abilità sociali, come l’assertività. In molti casi sarà necessario anche lavorare sulla ricostruzione dell’autostima.
Mettete delle scadenze alle vostre decisioni. Forse questo potrebbe provocarvi ansia, ma è importante rifletterci, e non lasciate la scelta all’ultimo minuto. Bisogna uscire dal circolo vizioso dell’indecisione, potete farlo! Dovete rischiare, fidarvi di voi stessi e capire che potete sbagliarvi, ma che la decisione che prenderete sarà quella che veramente vorrete. Dobbiamo tutti avere il coraggio e la volontà di gettarci arditamente e gioiosamente nell’avventura che il futuro ci riserva.
Una buona decisione sarà qualsiasi opzione scelta con sicurezza, pensando bene ad ogni cosa, al futuro, a ciò che volete ottenere, una decisione realista, che sia alla vostra portata. Questa decisione sarà buona, anche nel casi in cui fallirete, perché è stata presa con sicurezza e convinzione, perché ci avete riflettuto su; se non ha funzionato, non succede niente, vi aiuterà a dirigere il vostro cammino verso un’altra direzione.
Quale dei rimedi per affrontare l’ndecisione patologica è adatto a te?
Vedi anche: Come riconoscere e combattere l’ansia