L’IMPOSSIBILITA’ DI GESTIRE GLI IMPULSI: UNA PESANTE PRIGIONE EMOTIVA

Disturbo del controllo degli impulsi

Il disturbo del controllo degli impulsi (DCI) è una condizione per cui il malato non è in grado di gestire e controllare gli impulsi, le tentazioni o i desideri avvertiti. La persona con ridotto controllo degli impulsi presenta un’incapacità a inibire o interrompere spinte all’azione e comportamenti che risultano eccessivi, pericolosi, ostili o dannosi per sé e/o per gli altri. Questi comportamenti impulsivi si presentano ripetutamente, in maniera rapida e senza prendere in considerazione le conseguenze di queste azioni. Si tratta quindi di una ridotta capacità di autoregolazione che non consente alla persona di identificare con consapevolezza, tollerare, modificare e gestire i propri stati interni.

Il disturbo può manifestarsi come condizione isolata oppure essere accompagnata da altre condizioni psicologiche più o meno correlate. Tale disturbo è estremamente dannoso per le persone affette, per le loro famiglie e per la comunità.

Possono essere distinte tre categorie di sintomi:

  • Sintomi comportamentali: rubare (cleptomania), appiccare incendi (piromania), comportamenti rischiosi e promiscui, comportamenti aggressivi;
  • Sintomi cognitivi: pensieri ossessivi, problemi nelle funzioni esecutive, ridotta capacità di concentrazione;
  • Sintomi sociali ed emotivi: bassa autostima, isolamento, rapide oscillazioni dell’umore, alti livelli di rabbia, ansia e irritabilità.

Tipologie

  • Desiderio sessuale compulsivo: per cui il malato avverte un desiderio sessuale elevato a livello di pensieri e comportamenti, che può far aumentare l’esposizione ad infezioni sessualmente trasmissibili (IST), rischi per la propria incolumità, benessere emotivo e stigma sociale.
  • Dipendenza da internet: la forma più recente di DCI, caratterizzata da un uso eccessivo di internet, piattaforme di social media, gioco d’azzardo o siti pornografici, per citare alcuni esempi. Nomofobia è il termine utilizzato per descrivere le persone che hanno paura di rimanere senza il proprio telefono cellulare. 
  • Shopping compulsivo: caratterizzato da un bisogno irresistibile di fare acquisti al di là delle proprie capacità economiche.
  • Piromania: un impulso incontrollabile ad appiccare incendi, spesso mettendo a rischio la propria sicurezza, quella degli altri e delle cose.
  • Disturbo esplosivo intermittente (Intermittent Explosive Disorder, IED): sfoghi di aggressività esplosivi, ripetuti e sproporzionati. 
  • Cleptomania: un impulso incontrollabile che spinge a rubare per piacere.
  • Tricotillomania: i malati provano un irresistibile bisogno di rimuovere i capelli dal cuoio capelluto, le sopracciglia e le ciglia. Una condizione correlata può essere il pizzicarsi la pelle, per cui il malato si pizzica la pelle fino a sfociare nell’autolesionismo.

Quali sono i sintomi di questa condizione?

Come ci suggerisce il nome stesso, i Disturbi del Controllo degli Impulsi manifestano l’incapacità del soggetto a resistere a un impulso o a una tentazione impellente. Il soggetto realizza così un’azione preceduta da una sensazione di tensione e di eccitazione crescenti. In un momento successivo, emerge invece un senso di piacere, gratificazione, e sollievo. Tuttavia, una volta compiuta l’azione, la persona inizia a sentirsi in colpa e a provare rimorso.

I sintomi specifici variano a seconda del tipo di DCI che colpisce la persona, ma, in ogni caso, le fasi della condizione sono le seguenti: 

  • Impulso
  • Tensione crescente
  • Piacere durante l’esecuzione
  • Sollievo e senso di colpa (potrebbe essere presente oppure no)

Quali sono le cause del disturbo del controllo degli impulsi?

Il disturbo del controllo degli impulsi spesso accompagna altri disturbi come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Attention Deficit Hyperactivity Disorder, ADHD), il disturbo ossessivo compulsivo (DOC), la depressione o l’ansia. Le cause non sono state ancora definite, ma si pensa che si tratti di una combinazione di fattori genetici ed esterni, come l’abuso e l’abbandono durante l’infanzia.

La persona che ne è affetta prova un forte senso di sofferenza interna. La ricerca di un sollievo all’esterno volto ad attenuare un malessere interno, fino a divenire prigionieri di sé stessi, può solo farci intuire la gravità del disagio affettivo.

Il sollievo derivato dallo sfogo della tensione permette, per un attimo, di riuscire ad immaginare come potrebbe essere gratificante la vita nel momento in cui ci si dedica al proprio mondo interiore; ma tale sollievo risulta breve ed effimero. Quando scarichiamo l’ansia, nutriamo l’illusione che, in qualche modo, ci stiamo prendendo cura di noi stessi; questa illusione, nei soggetti che soffrono di disturbi del controllo degli impulsi, può generare un circolo di auto-rinforzo di affetti negativi, che danno origine a un forte senso di angoscia. In questo modo, l’impulso diventa sempre più forte perché è il mezzo che permette il sollievo.

Come può essere gestito il disturbo del controllo degli impulsi?

Il DCI è una condizione grave che solitamente richiede l’aiuto di uno specialista competente. Insieme, malato e medico possono elaborare un trattamento che tenga conto del contesto, dello stile di vita e dei bisogni dei pazienti

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Dr.ssa Cinzia Frontoni

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