Il disturbo d’ansia da separazione è la paura persistente, intensa, e inappropriata rispetto all’età di sviluppo della separazione da una figura di riferimento (solitamente la madre). I bambini affetti tentano disperatamente di evitare tali separazioni. Quando la separazione è forzata, questi bambini mostrano una disabilitante volontà di ricongiungimento. La caratteristica principale del disturbo d’ansia di separazione è l’ansia eccessiva manifestata dal bambino quando si deve separare da qualcuno della famiglia a cui è profondamente legato (di solito la figura materna).
Tale stato di ansia deve essere inadeguato al livello di sviluppo e comparire per la prima volta nei primi sei anni di vita. L’ansia da separazione è un vissuto normale nei bambini tra gli 8 e i 24 mesi; tipicamente si risolve non appena i bambini sviluppano un senso di permanenza degli oggetti e si rendono conto che i loro genitori ritorneranno. In alcuni bambini, l’ansia da separazione persiste al di là di questo periodo o ritorna più tardi; può risultare abbastanza grave da essere considerata un disturbo. Il disturbo d’ansia da separazione in genere si verifica nei bambini più piccoli ed è raro dopo la pubertà.
Sintomi dell’ansia da separazione
I soggetti affetti da ansia da separazione hanno di solito un comportamento normale finché sono in presenza del genitore o della figura primaria di attaccamento, ma manifestano intensa ansia nel momento in cui vengono da essa separati. Al momento della separazione si verificano classicamente scene drammatiche.
Le scene di separazione sono in genere dolorose sia per il bambino sia per la figura di attaccamento. I bambini spesso piangono e supplicano con tale disperazione da indurre il genitore a non separarsene; il risultato è prolungare le scene che sono difficili da interrompere. Quando vengono separati, i bambini si focalizzano sul ricongiungimento con la figura di riferimento e sono spesso preoccupati che questa persona possa aver corso un pericolo (p. es., in un incidente automobilistico, per una grave malattia). I bambini possono anche rifiutarsi di dormire da soli e possono addirittura insistere per stare sempre nella stessa stanza della figura di riferimento.
Inoltre tendono ad esprimere paure irrealistiche e persistenti riguardo al verificarsi di eventi catastrofici che li possano separare per sempre dai genitori. I bambini con disturbo d’ansia di separazione temono che a loro stessi o ai genitori possa accadere qualcosa di brutto. Hanno il timore che capiti qualche incidente o malattia.
Di solito evitano di rimanere soli anche per pochi minuti. Possono manifestare un’intensa riluttanza ad andare a scuola, in quanto ciò comporta un distacco dalla madre o, più in generale, dalla figura primaria di attaccamento.
I bambini con ansia da separazione spesso hanno difficoltà all’ora di andare a letto e possono insistere perché qualcuno stia con loro finché non si addormentano. Quando si trovano ad essere separati dai genitori possono manifestare sintomi fisici quali mal di testa, vomito, mal di stomaco, dolori addominali.
Lontani da casa, tendono ad essere tristi, chiedono di telefonare ai genitori e di essere riportati a casa.
L’anomalia per essere considerata un disturbo deve durare almeno 4 settimane, iniziare prima dei 18 anni e causare disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, scolastica (lavorativa), o di altre aree importanti del funzionamento.
Cause
Il disturbo d’ansia di separazione talvolta può svilupparsi dopo qualche evento di vita stressante (per esempio, la morte di un parente o di un animale domestico, una malattia del bambino o di un parente, un cambiamento di scuola, un trasloco in un’altra zona, o un’immigrazione).
Altre volte tale disturbo è connesso a problematiche di coppia. Il bambino percepisce la tensione tra i genitori e non vuole lasciarli per paura che le liti possano degenerare. Il desiderio e la necessità di controllare la situazione favoriscono la comparsa dell’ansia da separazione.
Nel caso in cui un genitore sia depresso, il bambino può percepire la necessità di riscoprire un ruolo di supporto nei confronti di quel genitore: l’ansia da separazione è collegata alla volontà di rimanere vicino a quest’ultimo.
Conseguenze
I bambini affetti da ansia da separazione sono spesso descritti come richiedenti, intrusivi, e bisognosi di attenzione costante. Le eccessive richieste del bambino spesso divengono una fonte di frustrazione per i genitori, e portano a risentimento e a conflittualità familiare.
Spesso, se non trattati, questi bambini possono sviluppare in fase adolescenziale attacchi di panico, agorafobia o un vero e proprio disturbo dipendente di personalità. Anche le relazioni affettive da adulto possono essere caratterizzate da forme di dipendenza affettiva.
Trattamento
Il disturbo d’ansia di separazione può essere efficacemente affrontato con un trattamento psicoterapeutico spesso anche di breve durata ma che deve necessariamente coinvolgere anche i familiari.