CI SONO DIFFERENZE TRA LE DONNE E GLI UOMINI?
Conosciuta come una delle dimensioni più difficili da esplorare e definire, il desiderio sessuale è stato negli ultimi due decenni protagonista quasi assoluto del panorama scientifico internazionale.
Distanziandosi per un attimo dal contesto delle pubblicazioni scientifiche, è possibile cogliere tutto il fascino di cui esso è portatore. Il termine “desiderio” deriva, infatti, dal privativo “de” (mancanza di) con il plurale di “sidus” (stella). Il desiderare esprime, dunque, la condizione di colui che percepisce la mancanza delle stelle. Sembra che il termine abbia avuto origine dal linguaggio degli antichi aruspici che, trovando il cielo coperto dalle nuvole, non erano in grado di compiere le loro funzioni divinatorie; in questi particolari momenti di assenza, si accendeva dunque negli stessi un desiderio profondo “di riveder le stelle”.
Se l’origine del termine ci viene in aiuto per rendere giustizia alla complessità dell’argomento, non possiamo non considerare come nella sfera sessuale questo divenga ancor più vero. Il desiderio, è infatti il motore della sessualità. Non a caso, quando si parla di “calo del desiderio” la nostra sessualità ne risente inevitabilmente. Senza il desiderio, infatti, una relazione rischia di trasformarsi rapidamente in un’amicizia. Diversi i fattori, fisici e psicologici, che scatenano il desiderio sessuale: stile di vita, educazione, ormoni, fantasie, sentimenti. Uomini e donne hanno desideri molto diversi. Noto come il risultato di fattori psicologici, relazionali, ormonali, culturali e sociali, esso è pervaso da miti e credenze. La principale è legata alle differenze di genere, che vedrebbero le donne come responsive nei confronti degli uomini costantemente “accesi”.
Gli uomini e le donne hanno un diverso desiderio sessuale?
Gli uomini si dichiarano più propensi a perseguire il desiderio di un rapporto per dare sfogo alla tensione sessuale, per provare l’orgasmo e per soddisfare la propria partner. Le donne si orientano più verso fattori di relazione. Per queste ultime, infatti, le principali motivazioni sono il raggiungimento o il consolidamento di una maggiore intimità, al fine di soddisfare il bisogno di vicinanza e per sentirsi attraenti per il proprio partner.
Nel corso del tempo il riconoscimento di diversi elementi inibenti o facilitanti il desiderio sessuale di uomini e donne ha, però, prodotto alcuni fraintendimenti. Il principale errore di semplificazione ha voluto per i maschi una sessualità lineare, automatica e più “primitiva” e per le femmine una complessità eccessiva. Ciò ha comportato una sottostima degli equilibri attinenti alla relazione di coppia, che, invece, hanno una forte incidenza sul desiderio.
Le nuove frontiere dei trattamenti nell’ambito della sessualità sono infatti orientate all’analisi del desiderio secondo una dimensione attenta alla storia di vita degli individui e al significato della sessualità nelle fasi attraversate dalla coppia. Tutto questo con l’obiettivo di valorizzare le differenze e le specificità dei generi e delle relazioni.
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