La paura rappresenta una reazione naturale e istintiva di fronte a ciò che risulta ignoto, sconosciuto e potenzialmente pericoloso. Per questo, oltre a colpire gli adulti, minando la loro sicurezza, è una delle sensazioni che spesso assalgono i bambini, turbandoli e scoraggiandoli dal compiere determinate azioni e dall’affrontare situazioni nuove e diverse dal solito.
Con la crescita e lo sviluppo, necessariamente il bambino entra in contatto con ambienti diversi da quello a cui era abituato. Si ritrova ad arricchire il suo bagaglio sensoriale ed esperienziale e a sperimentare nuove sensazioni, ad interagire con nuove persone, a confrontarsi con eventi e oggetti del mondo reale. Subentra in questo periodo la paura dell’estraneo e della separazione, che si ripresenterà poi nel momento in cui dovrà inserirsi nel mondo della scuola e dello studio.
Reazioni di fronte alle novità
Talvolta, la reazione emotiva di fronte a tutte queste novità è forte. Soprattutto quelle meno vicine alle sue esperienze e per lui inspiegabili e non controllabili attraverso la sua volontà. Per cui, di fronte a questo naturale, ma per lui improvviso, evolversi degli eventi, il bambino potrà manifestare delle emozioni e delle reazioni fisiche che noi ricolleghiamo alla paura. Pianto, urla, grida, desiderio di allontanarsi e fuggire, fino a più gravi attacchi di ansia e di panico.
Mentre l’altra faccia della medaglia può essere la curiosità. Di fronte a una nuova esperienza, sensazione o oggetto, il bambino viene colpito dal desiderio di toccarlo, indagarlo e farlo proprio al fine di conoscerlo. In tal caso la paura si attiva come un meccanismo istintivo di difesa, messo in atto dal cervello e dal corpo, che reagisce in maniera drastica di fronte a emozioni, eventi e spazi percepiti come nuovi, inspiegabili e minacciosi.
Tipi di paure
Le paure possono essere raggruppate in tre tipologie:
– innate, diverse da individuo a individuo, talvolta inspiegabili e irrazionali, che possono degenerare in vere e proprie fobie in grado di condizionare il comportamento sociale e la stabilità emotiva dell’individuo;
– transitorie, che in genere spariscono o si attenuano in età adulta perché legate alle naturali fasi di sviluppo e crescita dei bambini;
– indotte, causate da eventi o da situazioni vissute negativamente e dall’influenza dell’ambiente e della realtà circostante, percepiti come luoghi dove si può essere esposti a danni e pericoli imprevedibili.
Per i bambini in fase di crescita, ogni cosa è nuova e sconosciuta, quindi potenzialmente paurosa e pericolosa.
Paura del buio, paura di restare soli, paura di allontanarsi dai genitori, paura di andare a scuola, paura del vento, dei temporali, dell’acqua, sono molte le paure che possono avere i vostri bambini. Compito di noi genitori è quello di aiutarli a superare questi momenti di disagio. Rassicurare i nostri figli che ogni problema può essere affrontato insieme. In questo modo le loro paure d’infanzia non si trasformeranno in vere e proprie ansie e traumi irrisolti, che potranno minare la loro sicurezza e autostima anche una volta diventati adulti.
Cosa fare per aiutare i bambini a sconfiggere le paure
Sta a noi adulti cercare di far conoscere loro il mondo nel modo più naturale e positivo possibile. Insegnare a gestire queste sensazioni, per non privarsi di sperimentare emozioni e attività, fondamentali e formative e spesso divertenti, che il timore e la paura gli negherebbero. Come genitori, possiamo rassicurare i nostri bambini, cercando di aiutarli a superare le loro paure, innanzitutto ascoltandoli e provando ad immedesimarci nel loro stato d’animo. Possiamo anche proporre loro delle attività e delle nuove esperienze. Il fine è quello di insegnare a gestire e dominare la paura e per fargli acquisire fiducia in sé stessi, renderli forti e coraggiosi.
L’obiettivo non deve essere quello di annullare le paure e farsi che si fidino ciecamente di tutto quello che gli sta davanti! Eliminare completamente la paura, potrebbe infatti esporli a rischi e danni che non potete prevedere, perché la sua origine è spesso inconscia e istintiva, quasi fosse una sorta di sesto senso.
Tecniche empatiche
- La prima cosa che dovete fare è comprenderli. Dovete infatti mettere per un attimo da parte il vostro raziocinio di adulti e fare uno sforzo di immedesimazione. Non sarà difficile dato che anche voi siete stati bambini con le vostre paure! E’ importante cercare veramente di capire cosa li spaventa, chiedendo loro di raccontarvi e ascoltandoli con attenzione. Anche se in cuor vostro sapete che sono paure ingiustificate, dovete capire che per i vostri bambini non è così e che per superarle necessitano del vostro appoggio e conforto.
- Non giudichiamo le paure dei bambini. Il giudizio negativo da parte nostra, oltre ad essere una delle paure più grandi dei bambini, che rischiano di trascinarsi dietro per anni vivendo nel terrore di deludere i genitori, li farà sentire in difetto e sbagliati. Questo interromperà la positiva comunicazione e la fiducia instaurata nei nostri confronti e li porterà a chiudersi e a non esternarvi più i loro pensieri e le proprie emozioni.
- Possiamo insegnare ai bambini a gestire lo stato di ansia e la tensione che si manifesta quando hanno paura. Spieghiamo che è fondamentale calmarsi, facendo dei grossi respiri e magari cambiando immediatamente la cosa che stanno facendo. Dopo averli coccolati e ascoltati proviamo quindi a distrarli con una corsetta, dei saltelli sul posto o anche dei disegni. Sfogarsi fisicamente, o tenere il cervello e le mani impegnati a fare qualcosa di impegnativo e creativo, sarà d’aiuto a calmarsi e a dimenticare rapidamente la paura.
- Un buon modo per rafforzare i vostri bambini, nello spirito e nel corpo, facendo crescere la loro autostima e il loro coraggio, è proporre loro di fare tante esperienze. Non solo in casa, ma soprattutto all’aperto e alla scoperta di nuovi ambienti, aggiungendo un pizzico di senso di avventura e sfida in ogni cosa. Per imparare il senso dell’avventura è utile visitare posti nuovi, stare a contatto con la natura e imparare ad arrangiarsi, attraverso giochi e attività manuali e all’aria aperta.
- Il gioco, uno degli strumenti fondamentali di espressione dei bambini, è anche un prezioso strumento per comunicare con loro ed insegnare a diventare grandi, imparando a fare cose nuove, ad essere coraggiosi, a pensare con la propria testa e a saper gestire ogni situazione.
- Iscriviamo i bambini a uno sport di gruppo, affinché si abituino alla presenza degli altri e a faticare per ottenere un risultato. Oppure mandateli negli scout, : in questo modo i vostri bambini diventeranno forti e autonomi e troveranno da soli i mezzi per gestire e superare le proprie paure.
Tecniche pratiche
- Un ottima tecnica per aiutare i bambini a sconfiggere le paure è chiedergli di realizzare dei disegni. Disegni che rappresentino le sue paure e poi di rappresentare sé stesso, come un eroe dotato di superpoteri, che le sconfigge. Trasferendo su carta la possibilità di superare le sue paure, dovendo quindi in qualche modo razionalizzarle e dandogli una forma nota e visibile, gli renderà più semplice vederle come una cosa meno minacciosa e liberarsene una volta per tutte.
- Possiamo aiutarlo a realizzare un fantoccio che incarni la sua paura (es: con le sembianze del lupo cattivo) o con un cartello con scritto “paura di…”. Poi sconfiggerlo in una battaglia di cuscini o, se fatto all’aperto, di bombe d’acqua. Questo può rappresentare un modo divertente per sdrammatizzare la cosa e per far capire al vostro bambino che può farsi forte del vostro appoggio in ogni circostanza.
- Anche la musica può aiutare a superare le paure, specie con un briciolo di fantasia. Se il vostro piccino ha paura delle streghe, o dei mostri nascosti nell’armadio o sotto il letto, potete raccontargli che la formula magica per rendere meno spaventose queste creature e allontanarle dalla sua cameretta, è cantare una bella canzoncina o una filastrocca.
- Proponiamogli dei modelli di eroi a cui ispirarsi e da cui prendere spunto, per imparare ad essere forti e coraggiosi, o leggete loro un libro di storie avventurose che parlino di bambini, in grado di cavarsela in ogni situazione. Il racconto faciliterà l‘immedesimazione e la prossima volta che avranno paura potranno avere dei modelli di riferimento per cercare di affrontarla in maniera più sicura.