Molte coppie si perdono in dei circoli viziosi disfunzionali, in degli schemi distruttivi che portano ad una fragilità del legame. Spesso ciascuno si aspetta qualcosa dall’altra persona, senza però riceverla. Così si alimentano malessere e solitudine che vengono comunicate al partner nella speranza che l’altro sia sufficientemente legato da decidere di dare quella cosa. In tale modo, prima di tutto, non si ottiene ciò che si desidera e poi si sta male perché non si è ottenuto ciò che si desiderava.
Il più grande errore in questi circoli viziosi è credere che l’unico modo in cui si può star bene è che qualcun altro si comporti secondo le nostre aspettative. Questa è la via più breve per far star male entrambi: uno perché non ha ricevuto ciò che desiderava, l’altro perché viene afflitto per non averglielo dato. L’aspettativa del tipo: “se mi ami devi fare ciò che ti chiedo altrimenti significa che non mi vuoi bene “, è una trappola mortale! Il matrimonio non è un debito personale! Non incastratelo in schemi dell’obbligo. Portano solo a rabbia e malessere.
Nessuno si chiede mai: cosa posso fare IO perché l’altro abbia VOGLIA di fare questo per me? Dove sbaglio IO? Così come nessuno valorizza ciò che ha già: si è portati a desiderare ciò che non si ha. Poche persone si sentono fortunate per ciò che hanno già. E se per ottenerlo ogni tanto bisogna accettare che l’altro abbia i suoi interessi o che a volte sia distratto da altro, beh, come si dice, il gioco vale la candela!
Mi piaci come sei ma ti vorrei diverso
Liberate il matrimonio dai circoli viziosi ma soprattutto dalla trappola che potrebbe avere il seguente slogan: mi piaci così come sei, solo che ti vorrei diverso! Questa è una frase che viene ripetuta in mille modi diversi, prima indiretti e simbolici poi diretti e reali, nelle relazioni tra partner. Mi piaci come sei ma ti vorrei diverso” è l’espressione più chiara del conflitto tra ciò che vorrebbe la tendenza naturale e ciò che viene dal nostro ambiente familiare e dalla nostra infanzia.
L’adulto deve sapere che in gran parte è la riproduzione del carattere dei suoi genitori, dei fratelli e delle altre figure che l’hanno condizionato quando si stava formando la personalità. Poi c’è la propria personalità o tendenza naturale.
Ciò che ha preteso l’ambiente familiare viene ricercato e proiettato spesso nel partner adulto, facendo di questo un obiettivo scontato della propria ribellione.
Ciò che appartiene alla tendenza naturale al contrario, resta nei tentativi di affermare se stessi da grandi. Ecco quì la contraddizione tra ciò che si desidera a livello naturale e ciò che proviene dall’inconscio e dal passato. Spesso le due entità sono in contrasto.
A volte è necessario individuare ed elaborare ciò che ci portiamo dietro dall’infanzia per risolvere questa contraddizione. Purtroppo molto spesso la vita infantile fra capolino anche nella vita adulta portando a proiezioni e condizionamenti importanti. Un percorso psicoterapeutico può in tal caso essere di aiuto per liberarci dai condizionamenti del passato.
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